RELAZIONE SETTORE LAVORO 2024

RELAZIONE SETTORE LAVORO 2024

In occasione dell’Assemblea dei Soci 2024 tenutasi a Roma, il responsabile del Settore Lavoro, Dott. Grossi Valter, ha presentato una breve relazione del suo operato. Di seguito l’estratto a firma dello stesso Valter Grossi.

ASSEMBLEA CPMA del 17 Marzo 2024
BREVE RELAZIONE DEL Settore Lavoro

A prima vista sembrerebbe che il Settore Lavoro nell’ultimo periodo abbia “perso un po’ di smalto” o
diminuito la sua attività, ma in realtà si tratta di un mutamento delle condizioni esterne che hanno
richiesto un diverso approccio lavorativo, con cui per altro converrà fare i conti nel prossimo futuro. Infatti
negli ultimi due anni per quanto riguarda il reperimento e il finanziamento dei cani da guardiania non sono
stati promossi specifici progetti da Enti pubblici, parchi, organizzazioni ambientaliste, etc., ma si è fatto
avanti un nuovo e diffuso protagonismo da parte delle Regioni. Una buona parte di esse infatti con i propri
PSR (Piani di Sviluppo Rurale) hanno avocato a se il compito di finanziare i mezzi di prevenzione dagli
attacchi di grandi carnivori, e tra questi mezzi anche i cani da protezione. In pratica gli allevatori di bestiame
possono accedere direttamente a risorse regionali per l’acquisto dei cani da guardiania, all’interno di un
certo numero di razze definite, per lo più Maremmano Abruzzese, Cane da Montagna dei Pirenei e in
qualche caso Pastore della Sila o del Caucaso (in Piemonte). I cani debbono essere muniti di Pedigree e
“provenire da linee da lavoro”. Tale indicazione che ho più volte contestato perché secondo me non
dimostrabile da alcuna certificazione riconosciuta è stata introdotta dall’Associazione Difesa Attiva, che di
recente si è unita nel Progetto “CANI PROTEZIONE BESTIAME” con altre associazioni o enti (Cooperativa
Eliante, Io Non ho Paura del Lupo, Progetto Pasturs, Aigae, LIFE WOLF ALPS EU, WWF etc.) allo scopo di
normare e migliorare il rapporto tra cani da protezione e fruitori dell’Ambiente. Di fatto di fronte ad una
richiesta di questo genere registrata dall’Allevamento del Velino Sirente si è potuto ovviare con
un’autocertificazione, ma è importante segnalare come l’impostazione assunta nel passato dal Settore
Lavoro del CPMA per quanto attiene il capitolato d’allevamento abbia anticipato i tempi e rivelata idonea.
Per il resto il Settore Lavoro ha continuato la sua attività, rivolgendo in particolare la sua attenzione alla
formazione degli allevatori sull’utilizzo dei cani da guardiania (sono sempre più numerosi i corsi cui siamo
invitati come formatori e le aziende agricole che ci chiedono assistenza) e sulla divulgazione e informazione
negli ambiti più diversi (vedi recente partecipazione al Convegno organizzato dal CAI Abruzzo sui Grandi
Predatori). In questo ambito sono stato chiamato a partecipare come relatore al primo corso sui cani da
guardiania che si terrà a Trento il prossimo 7 novembre, organizzato dalla Provincia Autonoma di Trento.
Sempre in collaborazione col settore Grandi Carnivori della PAT e la Facoltà di Veterinaria dell’Università di
Pavia si stanno ponendo le basi per un grande progetto di reporting con la misurazione dell’efficacia e delle
problematiche sui più di 100 cani collocati negli anni nella Provincia di Trento. Tale progetto, che partirà
dall’esame della pressione predatoria presente su ogni singola azienda, verificando funzionamento dei cani
e andamento delle predazioni, rappresenterà una tappa importante nell’esperienza del CPMA e ci
permetterà di dimostrare con l’evidenza scientifica la validità del nostro lavoro e soprattutto dei nostri cani.

Valter Grossi