La riunione viene aperta da Presidente Antonio Grasso dando lettura di una e-mail inviata dal Presidente del Gruppo Cinofilo Fiorentino al CPMA. Visti gli accordi che ENCI ha in essere con alcuni dipartimenti per l’amministrazione penitenziaria, scrive Donnini, in alcuni Istituti si sta configurando un interesse rivolto alla formazione di alcuni detenuti nel settore dell’allevamento, preparazione e conduzione di cani da bestiame (guardiania e conduzione) al fine di potenziare le opportunità di reinserimento lavorativo nel settore agro-silvo-pastorale.
Alla luce di quanto sopra, qualora si dovessero configurare progettualità concrete, in particolare rivolte alla selezione zootecnica del cane da pastore maremmano-abruzzese, si richiedeva la disponibilità al nostro Club. Disponibilità approvata all’unanimità dal CD.
Viene poi approvato il calendario per il secondo semestre 2019.
Vista la richiesta di alcuni soci, il responsabile della comunicazione Massimiliano Seripa propone un possibile cambiamento nella struttura del sito istituzionale relativamente alla sezione allevatori che soddisferebbe le richieste dei soci e le esigenze del Club inserendo un “filtro ” nelle ricerche degli allevatori pubblicizzati dal sito stesso. Il Consiglio Direttivo decide che non è necessaria alcuna modifica se non l’aggiunta di semplici indicazioni visualmente immediate per poter distinguere allevatori con affisso da allevatori senza e evidenziare altri titoli degli allevatori come: Master Allevatore Enci ,accreditamento al CPMA o altri e continuare ad esporli nella stessa pagina.
Il Presidente poi lascia la parola al Vice presidente Di Fonzo che illustra la propria relazione sulla fattibilità dei cosiddetti “centri di adattamento” per i cuccioli da inserire al lavoro. Il Vice presidente fa presente di essersi consultato con il responsabile del settore CPMA Valter Grossi del quale si legge un parere fondamentalmente contrario a tale progetto e con la dottoressa Silvia Dalmasso alla quale è stata richiesta relazione tecnica in merito. Si legge tale relazione e si evince che si ritiene inapplicabile al cane da guardiania la figura del centro di adattamento per le motivazioni scientifiche addotte dalla Dalmasso.
Preso atto di tali conclusioni, il Presidente Grasso invita il Consiglio a valutare comunque la possibilità della creazione dei centri di cui sopra, per valutare la reazione dei cuccioli di pma non nati in ambito pastorale, ai primi contatti con gli ovini. Il consiglio dopo breve discussione si aggiorna alla prossima seduta.
Ammessi i nuovi soci, data lettura di alcune richieste dei soci e trovate le relative soluzioni, esplicate le formalità per l’approvazione della spesa da affrontare per la stampa di volantini per il cambio del nome da distribuire negli eventi del cpma al fine di tenere il pubblico aggiornato su tale attività del Consiglio Direttivo, il Presidente, esauriti i punti da discutere, alle 13:00 dichiara chiusa la seduta.