Maggio 15, 2019
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L’imponente lavoro portato avanti dal CPMA negli ultimi anni teso alla diffusione e alla conoscenza della nostra razza si esprime anche attraverso a 3 articoli pubblicati in questo mese da 3 differenti testate giornalistiche specializzate.
A partire dall’articolo presente su “IL MIO CANE” dove si mettono in evidenza la storia e le peculiarità di questa millenaria razza. Alcune “pillole” tratte dallo standard ufficiale, aiutano i lettori ad inquadrare l’aspetto morfologico che per troppo tempo è rimasto incentrato solamente sul colore del mantello che, da solo, non è sufficiente per distinguere il Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese. Interessante l’appendice che evidenzia l’impennata di iscrizioni al libro genealogico negli ultimi anni passando da 804 del 2013 all’importante quota 1153 del 2017.
Altro articolo in uscita sulla rivista specializzata “DOG LIVE” basato su una interessantissima intervista al Presidente del CPMA Antonio Grasso dove spazia tra cenni storici, morfologici e caratteriali affrontando anche il delicato quanto annoso tema della denominazione ufficiale della razza, evidenziando la posizione netta e decisa del Circolo riguardo alla cancellazione del prefisso “MAREMMANO” dal nome del “Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese”.
Indicazioni purtroppo ignorate dal grafico che ha impaginato l’articolo presente sull’autorevole rivista specializzata “Cani” distribuita a tutti i soci gratuitamente de ENCI. Inevitabilmente questo grossolano errore offusca l’articolo che tuttavia è dettagliato e pieno di spunti importanti che riportano l’attenzione sulla funzionalità del nostro cane, vedendo affrontati anche i temi legati al progetto promosso dal Circolo e finanziato da ENCI per portare il pastore Maremmano- Abruzzese nelle campagne della Maremma, accompagnandolo a formazione mirata agli allevatori ovini Toscani flagellati dall’arrivo nelle loro campagne del “re dei predatori” tanto conosciuto in Abruzzo, al quale il Pastore Abruzzese ha dato filo da torcere per millenni.
Massimiliano Seripa