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LA RIPRODUZIONE SELEZIONATA

Con il Cane da pastore Maremmano Abruzzese si accede alla riproduzione selezionata utilizzando riproduttori che siano innanzitutto iscritti nel registro ROI. Come ben saprete, la nostra razza ha i registri aperti ( ovvero si possono riconoscere come capostipiti cani con genealogia non conosciuta) perchè la popolazione “rustica” senza documenti genealogici ancora al lavoro con le pecore è significativa ed è un bene prezioso per la selezione rappresentando un importante bacino di variabiltà genetica. Il cane, figlio di nn, che ottiene il riconoscimento di razza, viene iscritto nel RSR (Registro Supplementare Riconosciuti). Nello stesso registro verranno iscritti i figli ed i nipoti. Solo dalla generazione successiva (dalla quarta generazione) i cuccioli saranno automaticamente iscritti al ROI ( Registro Origini Italiano) e avranno la possibilità di diventare riproduttori selezionati solo se otterranno la qualifica di ECCELLENTE (maschi) o MOLTO BUONO (femmine) in expo speciale o raduno di razza .

Va da sè che l’auspicabile utilizzo di cani “pastorali” nella selezione cinofila non produrrà stirpe certificata da riproduttori selezionati. Sarà quindi compito dell’allevatore cosciente e sapiente saper ben miscelare le linee di sangue al fine di ottenere una buona percentuale di cani sani,”utili” e belli.

Altra condizione necessaria per l’ottenimento della qualifica di “Riproduttore Selezionato” è il superamento del Test Morfo Caratteriale.

Il Test Morfo-Caratteriale (TMC) è un Test organizzato dalla società specializzata e garantisce che il soggetto che supera il test:

  • sia esente da displasia dell’anca e del gomito (malattia ereditaria considerata significativa per questa razza). Infatti sono ammessi al TMC solo cani con grado di displasia dell’anca A o B e del gomito 0 (zero) o 1.
  • abbia superato la prova caratteriale. La prova caratteriale si svolge tramite test studiati per verificare l’assenza di squilibri, paure o cattivo rapporto con l’uomo che potrebbero precludere il lavoro o semplicemente la convivenza in ambiente antropizzato. I test sono condotti da un giudice di prove di lavoro designato dal Consiglio Direttivo del CPMA. Ricordiamo che il lavoro in ambiente fortemente antropizzato è tipico della nostra razza e la distingue da altri cani da guardiania nati e selezionati in ambienti di lavoro estesi semi-desertici .
  • sia stato giudicato conforme allo standard dopo misurazioni cingnostiche e pesatura, da un Esperto Giudice specialista di razza.
  • abbia depositato, presso un centro autorizzato ENCI, il campione biologico utile per rintracciare successivamente la progenie dando la possibilità di verificare la veridicità del certificato di iscrizione (pedigree).

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Campagna NUTRIX

NUTRIX PIÙ DONA 100.000 PASTI OMAGGIO

AI CANI ABBANDONATI

L’azienda ha scelto di lanciare il progetto di donazione in collaborazione con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, l’ENPA e la Fondazione Elisabetta Franchi Onlus, per celebrare il proprio 65° anniversario dalla fondazione.

Per celebrare il 65esimo anno di attività, Nutrix Più, azienda marchigiana leader nel settore dell’alimentazione naturale per cani e gatti, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione alle donazioni, attraverso l’elargizione di 100.000 PASTI OMAGGIO, completi e di qualità,ai cani più bisognosi e a quelli in attesa di famiglia.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane,l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), ela Fondazione Elisabetta Franchi Onlus, fondata dalla famosa designer di moda per la difesa dei diritti degli animali.

Il progetto nasce dall’esigenza concreta di provvedere al sostentamento di cani abbandonati o randagi che ogni anno vengono accolti dalle strutture delle tre associazioni presenti in Italia. Garantire una sana alimentazione rappresenta un aspetto fondamentale per assicurare loro un futuro. Una parte dei pasti omaggio sarà inoltre devoluta anche ai canili e rifugi con cui Nutrix Più collabora da anni.

“Quest’anno festeggiamo il 65esimo anniversario dalla nostra fondazione, un traguardo importante che abbiamo voluto celebrare con questo grande progetto di donazioni – afferma Claudio Cristalli, amministratore della Nutrix Più – Per noi è un orgoglio collaborare con tre associazioni così importanti, che come noi mettono al primo posto la tutela degli animali e dei loro diritti. Siamo certi che questa iniziativa potrà essere da esempio e da stimolo a sostenere le donazioni e a suggerire a ciascuno come contribuire nel modo migliore”.

Nutrix Più donerà 100.000 pasti omaggio ai canili più bisognosi tramite le 3 Associazioni coinvolte: ENPA, Lega Nazionale Difesa del Cane e Fondazione Elisabetta Franchi Onlus.

Chiunque acquisterà i prodotti Nutrix Più contrassegnati col bollino “100.000 Pasti Omaggio” contribuirà direttamente e fattivamente al progetto, donando SENZA NESSUN COSTO AGGIUNTIVO PER IL CLIENTE 1 pasto per ogni chilo di mangime acquistato: con le confezioni da 10/15 Kg si contribuisce a donare 10 pasti omaggio, con le confezioni da 2/4 kg si contribuisce con 2-4 pasti omaggio.

I prodotti legati all’iniziativa possono essere acquistati sia nei negozi specializzati che nello shop online www.nutrixpiu.it.

“Da tantissimi anni aiutiamo i canili e le associazioni di volontari che si occupano dei cani abbandonati prosegue Eliana Cristalli – Già subito dopo il terremoto che nel 2016 ha colpito la nostra regione ci siamo attivati per sostenere i canili e le associazioni della zona del ‘cratere’ sismico, che versavano  in gravi difficoltà, con la donazione di un elevato numero di pasti omaggio, garantendo il nostro sostegno , nonostante i gravissimi danni subiti anche noi alle strutture del nostro stabilimento. Questa campagna si unisce ad altri  progetti che da anni sosteniamo a favore dei Cani e Gatti meno fortunati”.

NUTRIX PIÙ

Nutrix Più nasce nel 1954 a Castelraimondo (MC) ad opera del Dr. Armelio Cristalli, veterinario dedito all’alimentazione animale che decise di applicare la scienza della nutrizione al settore cinofilo e sviluppò il primo alimento per cani completo e naturale. La produzione di mangime per cani, iniziata più per passione che per calcolo economico, è diventata dal 1973 l’obbiettivo principale dello sviluppo aziendale e solo dopo oltre 8 anni di ricerche e lo sviluppo di numerosi impianti sperimentali, Nutrix Più ha raggiunto il moderno procedimento industriale che permette oggi di utilizzare al massimo i progressi della scienza e della tecnica.

Le acquisite capacità tecnologiche, unite alle conoscenze in campo nutrizionale hanno consentito negli anni ‘90 alla Nutrix Più di essere l’azienda con il prodotto più venduto nel mercato italiano. Alcuni prodotti, come l’ALTA ENERGIA PER CANI DA LAVORO, hanno fatto la storia della cinofilia professionale italiana ed ancora oggi la Nutrix Più è l’unico produttore in Europa di un alimento specifico per le FATTRICI IN GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO.

Da sempre l’azienda si contraddistingue per una filosofia votata all’alimentazione naturale: materie prime provenienti dall’Italia, controllate e certificate, zero conservanti, zero aromi artificiali e zero coloranti. Ogni prodotto viene sperimentato per lunghi anni prima di essere messo in commercio, garantendo al consumatore l’ottimale copertura dei fabbisogni nutrizionali dei soggetti ai quali è destinato.

Nutrix Più è attenta al rispetto dell’Ambiente: lo stabilimento utilizza fonti di energia ecosostenibili. Ma ancor di più è attenta al contenimento dei prezzi: i prodotti si caratterizzano infatti per una qualità ai vertici del mercato europeo ma ad un costo moderato. www.nutrixpiu.it.

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DOVE DORMIRE A SANTA JONA

Di seguito l’elenco di alcune strutture ricettive dove pernottare in occasione del raduno.

Locanda la Torre (Santa Jona di Ovindoli) tel.0863-792472 www.locandatorre.it

B&B Fra di Noi ( Santa Jona di Ovindoli) tel. 335-1315895

Agriturismo Ovindoli Cashmere (Santa Jona di Ovindoli) 339-2399789

Borgo Medioevale Santa Jona di Ovindoli tel. 333-9575695

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Un po’ di chiarezza…

Negli ultimi giorni si leggono diversi interventi sul presunto stato irreversibile della nostra razza, con citazioni di numeri (che in realtà sono leggermente diversi) ed impressioni personali, che appunto restano tali.
Per prima cosa vorrei analizzare il discorso del cambio del nome che, anche se qualcuno sostiene che “sia uno strumento diversivo per distogliere l’attenzione dalla gravissima condizione in cui versa la razza”, è in realtà, ad oggi, una questione centrale del mondo PMA e del club.
Ricordando che l’ Art. 1 del nostro statuto recita testualmente:
“..omissis.. l’associazione specializzata denominata CIRCOLO DEL PASTORE MAREMMANO-ABRUZZESE ..omissis…ha come fine il miglioramento genetico delle popolazioni, lo studio, la valorizzazione , l’incremento e l’utilizzo della razza del cane da pastore maremmano-abruzzese, in armonia con la funzione e con la storia millenaria della razza …omissis…”
Non posso pensare che dare il VERO nome al cane da pecora d’Abruzzo, ridargli la giusta collocazione storico/culturale, sia un’ azione campanilistica;
Non posso pensare che non sia “autorevole” l’operato del Circolo solo perché ha preso come impegno riportare la verità storica di una razza che per 61 anni ha dovuto vivere all’ombra di un prefisso quanto meno improprio.
Posso solo affermare che questo gruppo di persone si è preso un impegno e che lo porterà a compimento fino in fondo; un impegno che nessuno si era preso fin’ ora perché politicamente scomodo, perché burocraticamente complesso, perché facilmente criticabile.
A noi non interessa tutto ciò, ci proviamo perché è la verità, ci proviamo perché ce lo chiede la nostra coscienza in rispetto dell’ art. 1 dello statuto sociale;
Ci proviamo perché oltre ai 51 cani iscritti a catalogo e presenti al Raduno di Campo Felice del 06/07/2019, c’ erano fuori dal ring almeno altri 30 soggetti con i loro proprietari che per scelta non hanno voluto più certificare i loro cani, che per scelta, dunque, non sono voluti entrare nel ring, in segno di protesta verso quel nome tanto “campanilisticamente” non rappresentativo del loro cane… ma erano lì.. erano e sono dietro le quinte, pronti ad entrare in scena appena qualcosa cambi…e come loro ce ne sono molti altri… altri che aspettano di salire sul carro del vincitore, da qui l’esortazione a tesserarsi al circolo e non rimanere nell’ ombra come si è fatto per troppo tempo , perché l’unione fa la forza, e la forza aiuta ad ottenere il risultato finale… nuova linfa per la razza? Nuove prospettive? Secondo me si, una nuova ripartenza per una razza che, anche geneticamente, ha ancora molto da dare….. Veritas filia temporis….
Dicevamo nuova linfa per la razza, da promuovere con le iscrizioni all’ RSR;
RSR che dovrebbe essere concesso a quei soggetti di non nota genetica e di buona tipicità, al fine di apportare nuove buone qualità in riproduzione; certamente l’ RSR non è fatto come mezzo riparatore alle mancanze di qualche allevatore, infatti in quest’ottica ed al fine di garantire la genuinità dei cani presentati in questa classe, noi come club proponemmo il deposito del DNA per tutti i soggetti a cui fosse stato rilasciato il C.T. (Certificato di Tipicità), richiesta poi non concessa da parte dell’ Ente, poiché inapplicabile per una sola razza essendo il riconoscimento, aperto a molte altre razze.
Alcune perplessità mi sorgono sui numeri sparati un po’ lì a caso e sugli effetti che questi avrebbero determinato sullo stato attuale della razza.
Analizzando le cucciolate degli ultimi decenni quelle che avevano numeri superiori ai 3000 iscritti (mai 4000) risultano quelle di metà anni 80… dove era di gran moda il PMA e dove non erano così diffuse tutte le razze disponibili di oggi, ma allo stesso tempo in quel periodo, il nostro cane acquisì la tragica nomea di cane squilibrato (più richiesta, uguale più allevatori dell’ ultima ora, uguale meno qualità dei soggetti), quindi grandi numeri non sono sempre sinonimo di indici positivi né tanto meno di qualità dei soggetti prodotti, anzi, probabilmente è vero il contrario.
Da allora ci fu un’ inesorabile declino per passare poi ai tristi 490 iscritti degli inizi 2000 (2004 se non erro). Dopo il 2006 i numeri iniziarono a risalire fino ad arrivare ad essere più che raddoppiati, con 1100 iscritti nel 2018.
Ad oggi non mi sembra tragica la situazione numerica del PMA, 4° per iscrizioni del Gruppo 1 dove ci sono razze come il Border Collie, il lupo Cecoslovacco che sono in voga adesso o come il Pastore Tedesco che lo è sempre stato; 6° tra le 16 razze Italiane sorpassati solo dalle diverse varietà di Segugio, dal Lagotto Romagnolo, dal Cane Corso e dal Maltese, rimanendo in tutto ciò primi tra i cani difensori delle greggi.
Cosa significa tutto ciò? Sicuramente che il pma si sta riprendendo il suo spazio e che sta man mano riconquistando la fiducia delle persone, questo sicuramente anche grazie all’attenzione verso il carattere che tutti gli allevatori ha messo nel selezionare i propri soggetti, ma molto probabilmente anche dai mezzi che il club ha messo in campo nel corso degli anni per testare l’equilibrio caratteriale come, ad esempio, il TMC.
TMC introdotto da Allemand, inserito come requisito per l’ottenimento del titolo di Campione Italiano di bellezza, tolto, poi reintrodotto dall’ ultimo Consiglio Direttivo, è stato integrato con il controllo dell’ esame per la displasia del gomito, per il deposito del DNA e per la carta dentaria, a testimonianza che il percorso intrapreso ad inizi 2000 da Sandro Allemand e dal suo consiglio era giusto,lo abbiamo integrato, ci abbiamo creduto e continueremo a farlo nell’ottica della benessere fisico e psichico del cane.
Ho sentito poi dire che oggi ci sarebbe una sconcertante disomogeneità di tipo, una scoperta allarmante…. Sinceramente la disomogeneità di tipo per una razza come la nostra con una forte variabilità genetica, è un dato di cui inevitabilmente bisogna tenerne conto, ma non è la scoperta dell’ America…c’è sempre stata e sempre ci sarà…ricordo vecchie foto con ring gremiti di cani ognuno diverso dall’altro .. da una parte Lucky di Nivenus, Venus di Nivenus, Mille Miglia di Selvaspina e dall’altra Canassone , Rampone, Ungaro …. Cani diametralmente opposti…..Di cosa ci stiamo meravigliando oggi? Di nulla…di qualcosa già visto e che probabilmente si rivedrà…
il tipo di oggi ,personalmente, lo vedo molto più aderente allo standard rispetto al passato.
I risultati che emergono dai raduni di razza, è un’ indicazione chiara, un input di selezione che il club di razza fornisce; ad oggi in queste manifestazioni mi sembra vengano premiati sempre cani dello stesso tipo. Più che della disomogeneità di tipo, io mi preoccuperei della disomogeneità di giudizio da parte dei giudici non specialisti, rispetto alle valutazioni espresse nei Raduni, tutto questo rende la valutazione oggettiva del proprio cane, assai difficile all’occhio del neofita che inevitabilmente tenderà a credere più facilmente ad un Eccellente preso in Nazionale piuttosto che ad un Molto Buono preso in Raduno.
Detto questo, non possiamo non dire che la qualità dei cani prodotti e premiati si può e si deve migliorare, così come sicuramente dobbiamo invogliare il singolo, per mezzo delle nostre attività, ad associarsi al circolo ma è pur vero che non sono più i tempi di una volta a livello economico, questione che ha influito non poco, anche sulla presenza e l’ assiduità in expò, alla luce del fatto che le stesse, tra Nazionali ed Internazionali, sono passate da poche decine degli anni 80/90 ad oltre 140 in un anno di oggi.

Mauro di Fonzo

Vicepresidente CPMA

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LETTERA DEL PRESIDENTE CPMA

Mi sento in dovere di intervenire in merito all’articolo che un allevatore e giudice della razza ha inviato ad un blog che si occupa del Pastore Maremmano – Abruzzese. Questo dovere sorge principalmente per la necessità di tutelare il lavoro fatto da Consiglio Direttivo del Cpma negli ultimi anni e nei pochi mesi della mia presidenza. E intervengo anche dietro sollecitazione di tanti amici ed appassionati che sono rimasti a dir poco perplessi dai tanti attacchi degli ultimi tempi e da quest ‘ultimo in particolare.
Chi mi conosce sa che alle polemiche preferisco lavorare, insieme agli altri consiglieri, sugli obiettivi che il consiglio si è prefisso in sede di assemblea elettiva.
Sul merito dell’ articolo c’è, sinceramente, poco da dire. Esso si basa, essenzialmente, su valutazioni quasi totalmente soggettive, che non posso non rispettare, ma che tali restano.
In più, alcuni dati numerici sono errati o interpretati a proprio piacimento.
Rispondere punto per punto, con ulteriori valutazioni – forse- anch’esse soggettive o con un’elencazione stucchevole di risultati conseguiti e numeri – questa volta – corretti, sarebbe di poco interesse per i lettori.
Per tutto queste discussioni invito i soci a partecipare alle assemblee per poter anche, eventualmente, chiarire questioni che strumentalmente vengono affidate alla rete.
Non posso però non chiedermi come mai un attacco tanto pesante parta dalla questione del nome, sulla quale il firmatario dell’articolo ebbe a dare la propria benedizione con il voto assembleare ed anche con un intervento entusiasta per l’iniziativa del club. Il senso dell’articolo – se le mie limitate capacità di comprensione non mi tradiscono – é che ci sia stato un cambio di direzione sulla questione nome e che il firmatario ci inviti, in buona sostanza, ad occuparci di altro.
Il cambio del nome è il primo punto del nostro programma triennale, il più affascinante e stimolante, ma non è l’unico.
Invitiamo il firmatario a controllare il nostro sito per verificare le tante iniziative a tutela della razza, della sua promozione, della sua funzione, della sua selezione che costantemente stiamo ponendo in essere.
Non voglio dilungarmi ulteriormente, né spendermi in fastidiose difese del nostro operato, ma ho la necessità di chiudere questo intervento con un breve appunto ai gestori del suddetto blog.
Sandro e Graziano (non riesco a non chiamarli così)hanno sempre ribadito che avrebbero pubblicato ogni articolo ricevuto, senza filtri o censure e, giustamente, anche nell’ultimo caso, ciò é accaduto.
Ma la cosa che non riesco a comprendere é la totale adesione al pensiero contenuto nell’articolo de quo.
Sandro è stato il promotore d’iniziativa del cambio del nome, l’estensore della principale relazione a sostegno del Cane da Pastore Abruzzese, il relatore in assemblea, su incarico della Commissione della quale faceva parte, per presentare la proposta di voto.
Graziano ha partecipato ai lavori della commissione con un interessantissimo lavoro, corredato da fonti ed immagini di alto livello.
In diversi articoli, poi, hanno attaccato la cinofilia ufficiale e il mondo “fatuo” delle esposizioni
Più volte, infine, hanno criticato la nostra abitudine di pubblicare i risultati dei podi raggiunti dai nostri cani (cosa quasi settimanale, con buona pace di chi dice il contrario).
E si dicono totalmente d’accordo con quell’articolo?
Io credo che sia necessaria una maggiore coerenza e auspico, da parte di tutti, un atteggiamento propositivo che riporti un clima più sereno all’interno del Club di razza, ponendo da parte personalismi e piccoli rancori che non sono consoni a persone che hanno davvero a cuore la nostra amata razza

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MODIFICA PESO E ALTEZZA E MISURAZIONE INDICE CEFALICO

Viste le note incongruenze riguardanti le indicazioni rispetto al peso ed all’altezza riportate nello standard del Cane da pastore maremmano-Abruzzese, il Consiglio Direttivo ha inoltrato al Comitato Tecnico le misurazioni decennali dei TMC al fine di avviare una analisi approfondita e, qualora il CT lo ritenesse opportuno, richiedere una rettifica dello standard ENCI FCI per quello che riguarda peso ed altezza.

Inoltre, dando seguito a specifica richiesta del Socio Dante Caniglia, è stata inoltrata al CT la richiesta di introduzione della misurazione dell’Indice Cefalico al TMC auspicando che in un futuro il più possibile prossimo, sia introdotta nello standard anche indicazione di tale misura imprescindibile per l’indicazione del” TIPO”

Questo per riportare congruenza e dare indicazioni chiare in merito a due misure così importanti per stabilire il “TIPO” della nostra razza.

Azione intrapresa dall’attuale Consiglio Direttivo nel rispetto del programma e del mandato Assembleare affidatogli.

Un altro passo avanti per la conservazione della razza.

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RIPRODUZIONE SELEZIONATA

Di seguito la richiesta inoltrata dal CPMA:

Al Consiglio Direttivo ENCI
Al Direttore Generale
Al Direttore tecnico
Alla Commissione Tecnica Centrale

Nella mia qualità di Presidente del Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese e del Comitato tecnico del sodalizio, sono a sottoporre alla Vostra attenzione quanto appresso.

Gli attuali requisiti per l’accesso alla riproduzione selezionata Enci prevedono, in primis, l’iscrizione del soggetto al R.o.i., scelta comprensibilissima per qualificate maggiormente gli aspiranti riproduttori.

Orbene, come facilmente verificabile dai libri genealogici, gran parte della popolazione del maremmano – abruzzese é iscritta all’Rsr, come é naturale che sia per una razza italiana da lavoro come la nostra.

Senza intenzione di stravolgere l’idea iniziale, su espresso mandato assembleare, sono a richiedere la possibilità di accesso al registro dei riproduttori selezionati anche per i soggetti Rsr, ma soltanto di terza generazione, atteso anche che, come é noto, i figli degli stessi possono automaticamente essere iscritti al Roi e che quindi nessun vi sarebbe stravolgimento alcuno alla concessione del prestigioso pedigree rosa.

L’accoglimento della presente istanza porterebbe un aumento dei riproduttori selezionati, senza che questo abbia ripercussioni negative sulla qualità dei soggetti, e consentirebbe una maggiore variabilità genetica per gli allevatori che intendano utilizzare in allevamento solo soggetti con riproduzione selezionata.

RingraziandoVi sin da ora per l’attenzione che vorrete rivolgere a questa comunicazione, porgo i miei migliori saluti.
Avv. Antonio Grasso
Presidente Cpma

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Uniti da Campo Felice 2019 (tutti insieme per il PASTORE ABRUZZESE)

Campo Felice 2019 é stato molto di più di un raduno.
È stato l’incontro in un unico punto di mondi  diversi.
Innanzitutto, il Circolo del Pastore Maremmano – Abruzzese é stato per la prima volta nella sua storia, protagonista in un evento Enci ti tale portata. La solita lungimiranza del Presidente Dino Muto e di tutto il Consiglio  Direttivo che aprono le porte di Campo Felice al nostro cane bianco é un riconoscimento prezioso al lavoro del club e alla storia della razza.

Incontro di mondi diversi dicevamo. Anche all’interno della nostra razza. Ponendo da parte dissapori, orgoglio personale, forse ingiustificati reciproci pregiudizi, a Campo Felice si sono ritrovati fianco a fianco, tutti i rappresentanti  delle tante  correnti di pensiero sul nostro cane da Pastore. Tutti uniti, con passione e con un obiettivo comune, quello della modifica del nome, da me ribadito ai rappresentanti del Consiglio Direttivo ENCI presenti.
Angela Francini, Nino La Barbera, Sandro Pacioni e Giancarlo Passini hanno ascoltato con attenzione le istanze dei presenti e, con grande, pazienza hanno atteso le 21 per partecipare alle premiazioni, altro segno importante dell’attenzione di Enci nei nostri confronti.
Il nostro impegno non finisce però con Campo Felice, ma da Campo Felice si rafforza, augurandoci di continuare ad avere il sostegno di tutti, come avvenuto sabato scorso  in Abruzzo.

IL PRESIDENTE

Antonio Grasso

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Risultati e foto Campo Felice 2019

Raduno di Campo Felice

PER TUTTE LE FOTO DELLA GIORNATA CLICCA QUI

RISULTATI

Classe Cuccioli Maschi

1° Class Molto promettente: MARSHAL All.re e  Prop. Mirti Stefano.

2° Class. Molto Promettente: LUCIO DI COLLEVENTO  All.re e Prop. Allevamento di Collevento .

3° Class. Promettente: MARSO All.re Gabriele Baliva, Prop. Contestabile Vittoriano

Classe Cuccioli Femmine

1°Class. Molto Promettente: TURDEA All.e Prop. Stefano Mirti

2° Class. Abbastanza Promettente: BIANCA All.re  Gabriele Baliva Prop. Curti Gianluca.

Classe Cuccioloni Maschi

1° Class. Molto Promettente: LUCIFERO DELL’ANTICO TRATTURO All.re  Allevamento dell’Antico Tratturo, Prop. Mirti Stefano

Classe Giovani Maschi

1° ECC. BRENNO Allre Nucciarelli Guglielmo Prop. Allevamento dell’Antico tratturo.

2° ECC TORCHIO All.re e Prop. Contestabile Romeo

3° ECC ARES All.re Cupello Amedeo, Prop. Pece Fabrizio

Classe Giovani Femmine

1° Class. ECC. MEDUSA All.re e Prop. Cupello Amedeo

2° Class. ECC. HENNA All.re e Prop. Serio Martino

3° Class. Buono AKIRA All.re e Prop. Vito Evangelista

Classe Intermedia Maschi

1° Class. ECC. SATURNO All.re Deroma Serapio, Prop. Mirti Stefano

Classe Intermedia Femmine

1° Class. ECC Ris CAC FUTURA Dell’Antico Tratturo All.re All. dell’ Antico Tratturo, Prop. Mirti Stefano

Classe Libera Maschi

1° Class ECC CAC LEONE MARSICANO All.re e Prop. Caniglia Dante

2° Class. ECC Ris. CAC Mascalzone All.re e Prop. Nucciarelli Guglielmo

3° Class. ECC. MOZZO All.re e Prop. Curti Gianluca

Classe Libera Femmine

1° Class. ECC CAC Miglior Femmina MARSORUMTRANSUMANZA All.re eProp. Caniglia Dante

2° Class. ECC RAISSA All.re e Prop. Miccoli Giuseppe

3° Class ECC NURIA All.re Serio Cataldo Prop. Serio Martino

Classe Campioni Maschi

1° Class. ECC MIGLIORE DI RAZZA  ROCCO DEL VELINO SIRENTE All.re e prop. Allevamento del Velino Sirente.

2° Class ECC ASTRO All.re e Prop. Contestabile Romeo

3° Class. ECC SAETTA All.re e Prop. Cupello Amedeo

Classe Campioni Femmine

1°Class ECC. ADELE All.re Nanna Francesca Prop. Fraddosio Francesco

2° Class. ECC NONA PARCA DEL VELINO SIRENTE Allre e prop. All.to del Velino Sirente

Classe Veterani Maschi

1° Class ECC RAMON All.re e Prop. Caniglia Carlo

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Richiesta di rettifica articolo

“In ordine all’articolo pubblicato dal quotidiano Il Centro e avente ad oggetto il raduno che si terrà a Campo Felice il giorno 6 luglio, intendo chiedere, con la presente, la rettifica dello stesso.
Il Consiglio Direttivo del Circolo del Pastore Maremmano – Abruzzese, dopo un lungo iter scientifico ed assembleare ha deciso di avanzare all’Ente Nazionale della Cinofilia la richiesta di modifica del nome della razza Cane da Pastore Maremmano Abruzzese in Cane da Pastore Abruzzese.
L’Enci sta valutando accuratamente la proposta, ma non é stata ancora preso alcuna decisione in merito.
Tale precisione é dovuta nel rispetto della correttezza dell’informazione e del lavoro dell’ente Nazionale della Cinofilia.
Avv. Antonio Grasso
Presidente Cpma.

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