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IL CPMA ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE CONCLUSIVA LIFE WOLF ALPS

 

 

 

Trento 18/19/20 Marzo  CONFERENZA INTERNAZIONALE  CONCLUSIVA LIFE WOLF ALPS

 

Come responsabile del Settore Lavoro del CPMA ho partecipato alla Conferenza Conclusiva del LIFE WOLF ALPS, tenutasi a Trento nei giorni scorsi, evento che ha visto la partecipazione dei maggiori esperti europei, nel quale è stato fatto il punto sui risultati del progetto e più in generale sulla situazione dei gradi carnivori in Europa.

La conferenza è stata preceduta da una giornata a carattere divulgativo rivolta al pubblico, ospitata nella magica atmosfera del MUSE (il modernissimo Museo delle Scienze progettato da Renzo Piano), che ne ha anticipato i temi, con numerosi stand, una piazza virtuale, dove si sono svolti eventi e dibattiti e dimostrazioni pratiche negli ampi spazi esterni.

Tra questi incontri segnalo quello avvenuto dei soci Bruno Viola e Ivan Zanoni, entrambi allevatori di bestiame, che anche grazie all’aiuto dei nostri cani hanno scommesso sulla convivenza  e qui potuto raccontare  le loro esperienze, annunciando la costituzione della Associazione per la Difesa del Patrimonio zootecnico dai Grandi Predatori (in corso di affiliazione al CPMA),  presieduta  dallo stesso  Bruno Viola.

All’esterno in una recinzione elettrificata stazionava una coppia di PMA a guardia di un gruppo di pecore, provenienti da Malga Rondera, agriturismo sito nei Monti Lessini, condotto dalla socia Alice Del Monego.  Durante tutta la giornata i cani hanno dimostrato  efficacia ed eccellente  equilibrio, dosando perfettamente la loro attenzione e reattività verso a persone ed altri cani, in un contesto per altro molto caotico per la vicinanza con la stadio e il grande afflusso di pubblico.

Nella stessa giornata la dottoressa Silvia Dalmasso, veterinaria del parco Alpi Cozie, l’ente che ha coordinato il settore cani da guardiania per tutto il progetto LIFE WolfAlps, ha presentato un filmato inedito sui cani da guardiania, che sarà replicato in occasione del Grande Raduno d’Abruzzo il 12 maggio a Santa Iona .

Tornando invece alla Conferenza vera e propria, coordinata da Francesca Marucco (Presidente del LIFE WOLF ALPS), gli esperti hanno illustrato come in tutta Europa si stia registrando un positivo incremento di tutti i grandi predatori,  con il lupo che oltre che in tutte le nazioni transfrontaliere delle Alpi sta recuperando areali in Spagna, Francia, Germania, Scandinavia, Paesi Baltici e persino ne Paesi Bassi.

In Italia la popolazione è in crescita, con una presenza ormai stabile in Appennino e una continua espansione sull’arco alpino stimata tra 1500/2000 esemplari-

Ciò sta avvenendo  in virtù di un cambiamento in atto dell’habitat continentale , che vede la ripresa delle foreste, una maggior concentrazione antropica negli ambiti urbani, con un forte aumento degli ungulati.

Tale situazione, che ha permesso il recentissimo fenomeno dell’arrivo da est di un nuovo canide, lo sciacallo dorato (dato in forte crescita nei prossimi anni), accentuerà  sul piano sociale i problemi di convivenza, per i quali debbono essere messe in campo opportune strategie di gestione, comunicazione e monitoring, che si caratterizzino per  un più elevato grado di integrazione internazionale e tra le stesse organizzazioni nazionali e locali.

Nella sua relazione il Prof. Luigi Boitani, in ordine ai tradizionali conflitti con le attività umane, ha citato anche il contributo dei cani da guardiania, che “tra le misure preventive dei danni da predazione , per quanto non applicabile in tutti contesti, si dimostra la più efficace”.

Piu’ nel dettaglio Silvia Dalmasso ha svolto una relazione sui 42 cani inseriti sulle Alpi Italiane con il Progetto LIFE WOLF ALPS (di cui 38 provenienti da allevatori del CPMA), soggetti sui quali è in corso un costante monitoraggio, che ne sta provando la validità, sia nello svolgimento della funzione, che nella concreta diminuzione dei danni, inoltre ha evidenziato come i cani siano stati adottati con successo, oltre che su ovini e caprini anche a protezione dei bovini.

Grazie a questa positiva esperienza nelle due giornate di studio il CPMA ha avuto occasione di confrontare ed acquisire ulteriori esperienze,  stabilendo nuove relazioni con istituzioni e addetti ai lavori dell’Alto Adige, del Friuli Venezia Giulia e dell’Austria, territori interessati più recentemente dal ritorno del lupo, dove sono allo studio le prime misure di prevenzione.

Senza enfasi si può dire che questa antica e magnifica razza italiana ritrova oggi nelle origini il suo futuro, al servizio dell’uomo e del mantenimento della biodiversità.

 

Valter Grossi

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Omaggio in assemblea

Tutto il Direttivo del CPMA ringrazia il Dott. Gianni Vullo per aver messo a disposizione numerose copie del suo libro per farne omaggio ai soci presenti all’assemblea 2018.

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Relazione finale attività associativa CPMA 2017

RELAZIONE FINALE ATTIVITA’ ASSOCIATIVA CPMA 2017

 

 

Cari Soci

un altro anno si e’ chiuso alle nostre spalle con una intensa attivita’ programmatica e lavorativa che ha portato a compimento una serie di intenti e iniziative prospettate nel programma triennale esposto in occasione del rinnovo del Consiglio per il 2016-2019.

Il traguardo piu’ importante di questa attivita’ annuale e’ il risultato, faticoso ed impegnativo ma di grande prestigio, del riconoscimento da parte dell’ENCI della nostra proposta di porre come obbligatorio il superamento del TMC per l’ottenimento del  Campionato italiano. Questo obiettivo era ritenuto dal consiglio come una condizione imprescindibile per garantire finalmente uno screening di qualita’, in soggetti meritevoli morfologicamente,  sul piano caratteriale e su quello della salute.

Tale traguardo non appaga la nostra volonta’ e nel prossimo anno,  vorremmo implementare il test riconosciuto  di altre prove sensibili, orientate alla valutazione di predisposizioni attitudinali al lavoro e alla funzione di protezione e di guardiania.

Nel solco di cio’ l’attivita’ del nostro settore lavoro coordinato dal consigliere Grossi e la collaborazione esterna di esperti veterinari dell’argomento ha consegnato molti soggetti in particolare nelle aree del Nord per diffondere cani con attitudini di lavoro e protezione che hanno ad oggi eccellenti risultati sia sul piano della adattabilita’ che della gestione e dei risultati in termini di contenimento del problema della predazione.

Anche nell’area Toscana dove negli ultimi tempi e’ sicuramente stata piu’ sentita la problematica della predazione abbiamo finalmente dato il via al progetto pilota finanziato dall’ENCI con l’associazione allevatori toscani, per iniziare a selezionare allevatori interessati a far parte del progetto che prevede l’inserimento di nostri soggetti idonei al lavoro di protezione.

Ho voluto iniziare questa relazione proprio con gli obiettivi sul lavoro che tanto ci stanno a cuore per dimostrare quanto il nostro impegno preso davanti ai soci con il nuovo consiglio sia stato assolto nella determinazione e nella realizzazione. A cio’ si sono intersecati nell’anno trascorso tutti gli eventi di carattere espositivo rituali e frequenti vista la disponibilita’ di organizzazione di molte speciali e raduni ottenuta per il superamento di iscrizione dei cuccioli per anno superiore a 1000. Tale trend sta continuando a dimostrazione di un certo periodo di grande visibilita’ della nostra razza che si e’ giovata di un eccellente rapporto di considerazione dell’ENTE al quale siamo affiliati e dipendiamo, il quale ha mostrato in tutte le sue forme e manifestazioni un alta considerazione del nostro operato

Questa condizione ha dato visibilita’ a livello nazionale in ogni luogo di aggregazione cinofila con ritorni di apprezzamento e coinvolgimento.

Per continuare la nostra grande volonta’ di coinvolgere tutti gli appassionati, soci e non, di questa razza, abbiamo anche predisposto una giornata di confronto di idee e proposte nell’ambito del consolidato appuntamento di fine anno del Campionato Sociale, luogo di confronto socializzazione tra uomini e cani nello spirito di profonda appartenenza e condivisione.

Non citero’ tutte le occasioni nelle quali ognuno di noi rappresentanti ha parlato, scritto o comunque testimoniato la nostra attivita’ associativa in convegni,  articoli o trasmissioni televisive ma uno per tutti citero’ il convegno tecnico di Macerata con diretta facebook dove aspetti tecnici sulla nostra razza sono stati dibattuti ed esposti da me ed altri consiglieri oltre ad esperti del settore.

Altro argomento di grande dibattito da molti anni e’ stato il risultato definitivo della commissione di approfondimento sull’ipotesi di cambio del nome coinvolgendo illustri etologi genetisti ed esperti storici della nostra razza e creando un dossier informativo a mio avviso di altissimo valore, che tra l’altro sarebbe degno anche di pubblicazione,  sottoposto all’attenzione dell’ ENCI che in questo anno, auspichiamo,potra’ avere il tempo e gli elementi per produrre una suo orientamento. Non nascondiamo che l’argomento pretende una notevole sensibilita’ e delicatezza di interevento e proprio per questo il lavoro della nostra commissione e’ stato condotto dal sottoscritto con particolare rigore non escludendo nessun contributo interno ed esterno alla nostra associazione.

Le ultime considerazioni sono rivolte alle condizioni della nostra razza che ad oggi appare ben rappresentata in tutto il territorio italiano nei ring e nei luoghi di confronto cinofilo. Le valutazioni tecniche dello stato dell’arte sulla razza  sono affidate alla commissione tecnica che produrra’ come nel 2016 un breve sintesi sugli aspetti di evoluzione dell’allevamento e specifiche din attenzione su derive non auspicate.

Nel complesso comunque posso dire che il ring d’onore delle nostre manifestazioni piu’ importanti e’ occupato da soggetti di valore con elementi di morfologia e tipicita’ sufficientemente ben fissati.

Un obiettivo che ancora non e’ andato  in porto e’ l’istituzione della confederazione internazionale della nostra razza ma pensiamo veramente che il prossimo anno sara’ l’anno buono per un primo incontro internazionale effettuato in Italia e questa speranza di realizzazione ci viene ancor piu’ confortata dalla spinta da parte di altre associazioni PMA come quella Brasiliana  Russa  Finlandese Australiana che hanno dato disponibilita’ orgnizzativa e di partecipazione.

Segnalo inoltre la piacevole iniziativa da parte di un nostro socio e giudice di donare a titolo gratuito libri sul PMA a disposizione da questa occasione.

La nostra forza e’ stata sempre la coesione e la tenacia anche di fronte a momenti difficili nella comprensione e comunicazione dei nostri propositi. I fatti elencati, i nostri obiettivi raggiunti, dimostrano quanto il nostro impegno abbia potuto anche in quest’ anno chiudere l’attivita’ con soddisfazione  e con nuovo entusiasmo e interesse a portare avanti nuove inizitive e vecchi cari progetti sicuri che il nostro popolo cinofilo ci fara’ sentire la propria presenza e il proprio contributo. Un profondo ringraziamento per il vostro sostegno e a presto per il 2018.

 

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