Regolamento TMC - Test Morfologico Caratteriale

REGOLAMENTO PER IL T.M.C.
(TEST MORFOLOGICO- CARATTERIALE)

NORME GENERALI 22

Il Test Morfologico-caratteriale (nel prosieguo definito semplicemente T.M.C.) consiste in una valutazione del tipo, della conformazione generale, nonché in un giudizio sulle qualità caratteriali del soggetto esaminato al fine di raccomandarne o meno l’utilizzo in allevamento per il miglioramento e la promozione della razza. Il superamento del T.M.C. è indispensabile per l’ottenimento dei titoli di Campione Italiano e di Campione sociale.
Gli allevatori e gli amatori del cane da pastore Maremmano-Abruzzese devono considerare il T.M.C. come il migliore strumento zootecnico per la valorizzazione della Razza, volto a favorirne un indirizzo il più possibile unitario in allevamento. La prova si basa pertanto su un severo giudizio sia della morfologia che del carattere del cane.

ORGANIZZAZIONE

Nella prima riunione annuale il Consiglio direttivo del C.P.M.A. attribuisce ad un proprio componente la funzione di “Responasbile per il T.M.C.” con il compito di organizzarne lo svolgimento e verificare la rigida applicazione delle presenti norme. Il “Responsabile per il T.M.C.”, unitamente altri n. 2 Soci indicati dal C.D., costituisce la Commissione T.M.C.. Al Responsabile per il T.M.C. compete la sollecita redazione del calendario annuale dei T.M.C. da sottoporre all’approvazione del C.D. del Circolo, nonché la raccolta di tutta la documentazione presentata e prodotta nel corso dei T.M.C. da trasmettere alla Segreteria ed infine il riepilogo dei risultati che devono essere pubblicati sull’annuario del Circolo.

GIUDICI

Il C.D. esaminate le candidature proposte dal Responsabile per il T.M.C., con propria deliberazione, ratificata dall’Enci, sceglie i Giudici, per lo svolgimento dei test indetti per l’anno incorso, tra quelli indicati negli elenchi Giudici Enci. Ogni test verrà giudicato da due Giudici: un Giudice di Esposizione , con provata esperienza sulla razza, e un Giudice di lavoro.
Nel corso della giornata la Giuria non può giudicare più di trenta soggetti.

AMMISSIONE ALLA PROVA

Sono ammessi a sostenere il T.M.C. tutti i P.M.A. iscritti ai Libri(Registri) Genealogici Italiani o a Libri(Registri) genealogici esteri associati o riconosciuti dalla F.C.I. che abbiano almeno venti mesi di età alla data del Test. I soggetti che dalla vidimazione ENCI sul certificato genealogico risultino di proprietà di persone sospese in relazione a provvedimenti disciplinari ENCI o CPMA non possono essere ammessi alla prova. I giudizi dati nel corso della prova sono inappellabili. Il responsabile di eventuali danni che il cane dovesse causare nel corso della manifestazione è il proprietario (art. 2052 c.c.)

REQUISITI E DOCUMENTI ESSENZIALI PER L’AMMISSIONE AL T.M.C.

Ogni soggetto per poter partecipare alla prova deve essere in possesso dei seguenti requisiti e presentare i seguenti documenti:

  • certificato di iscrizione (pedigree) ad uno del Libri (Registri) Genealogici sopra specificati, in originale;
  • Libretto delle qualifiche;
  • Aver compiuto 20 (venti) mesi alla data del Test;
  • Timbro sul pedigree attestante l’avvenuto esame RX delle anche da parte di una delle Centrali di Lettura riconosciute dall’ENCI effettuato dopo il 18° mese di età e riportante una delle seguenti diagnosi: A (ex 0),B (ex 1);
  • Essere in buono stato di salute.
  • Tatuaggio chiaramente leggibile o microchip;
  • Scheda di valutazione del T.M.C. precedentemente non superato nei casi di ripetizione:
  • Autocertificazione attestante l’utilizzo del cane nel lavoro di difesa del gregge per i soggetti con orecchie amputate.

 

Le femmine in calore devono essere segnalate (dal Responsabile della Prova) ai Giudici i quali indicheranno le modalità per la loro partecipazione.

Inoltre come da delibera del CD ENCI del 19 Dicembre 2013 è fatto obbligo il deposito del Campione Biologico (DNA) presso uno dei laboratori accreditati ENCI, l’ esame radiografico della displasia del gomito a cura di una delle Centrali riconosciute ENCI con esito compreso tra 0 e 1 e la carta dentaria introdotta dal Consiglio Direttivo ENCI da 1 Febbario 2013

COMPITI DELL’ORGANIZZAZIONE

Gli organizzatori della Prova devono assicurare il suo corretto svolgimento:
A) Terreno idoneo (pianeggiante e di sufficiente estensione, possibilmente recintato per motivi di sicurezza) con servizi igienici.
B) Un numero adeguato di collaboratori (almeno quattro).
C) Un’efficace protezione per la Giuria ed i collaboratori i caso di pioggia.
D) Un impianto microfonico.
E) Un cinometro, un metro a nastro, una bilancia, un lettore di microchip del tipo approvato dall’ENCI ed un supporto per la compilazione in piedi delle schede da parte del Giudice.
F) N. 2 pistole a salve cal. 6 mm con sufficienti munizioni.
G) Pettorali numerati o numeri per i partecipanti.
H) Presenza di un medico veterinario.

COMPITI DELL’ORGANIZZAZIONE

1) Spedire gli inviti in tempo utile.
2) Raccogliere le iscrizioni.
3) Controllare e conservare, sotto la propria responsabilità, i documenti dei soggetti iscritti, verificare la regolarità dei requisiti dei soggetti iscritti e dei documenti presentati.
4) Predisporre il catalogo del T.M.C.
5) Consegnare ai Giudici, in ordine di catalogo,le schede per la valutazione morfologico-caratteriale predisposte con i dati dei cani, dei proprietari e degli allevatori.

ISCRIZIONI

Le iscrizioni devono pervenire al Responsabile per il T.M.C. per lettera, per fax o per e-mail almeno 10 (dieci) giorni prima della data dello svolgimento del T.M.C.. Le iscrizioni dovranno riportare tutti i dati relativi al cane, al proprietario ed all’allevatore ed essere corredate dalla documentazione richiesta. Non si accettano iscrizioni il giorno del T.M.C. Prima dell’inizio dl Test devono essere regolate tutte le quote di iscrizione.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL T.M.C.

Il T.M.C. del Pastore Maremmano-Abruzzese si svolge, soggetto per soggetto, secondo l’iscrizione a catalogo e viene riassunto in una Scheda di valutazione del T.M.C., il cui modello è approvato dal C.D. del CPMA. La prova si articola in più fasi. Nella fase di competenza del Giudice di lavoro il P.M.A. è sottoposto ad una serie di prove per valutarne il carattere che vengono indicate nel successivo paragrafo.
Alla fase successiva, alla quale sono ammessi esclusivamente i soggetti che hanno superato le suddette prove, il P.M.A. è sottoposto ad un esame morfologico di competenza di un Giudice di esposizione.

ESAME CARATTERIALE

Esso è diretto a valutare la componente naturale inerente alle qualità psico-fisiche del P.M.A.. Vanno sempre esclusi tutti i soggetti timidi o paurosi o aggressivi immotivatamente ponendo molta attenzione nella ricerca dell’equilibrio caratteriale del cane. Il Giudice di lavoro effettuerà i seguenti controlli per valutare il carattere del cane:
A) CONTATTO CON PERSONE ESTRANEE
La coppia conduttore-cane entra nel ring, è accolta dal Giudice che parlerà con il conduttore e gli stringerà la mano. Successivamente con l’ausilio dell’Assistente il Giudice identificherà il cane (controllo del tatuaggio o del microchip). L’Esaminatore può toccare il cane. Successivamente la coppia dovrà passare con il guinzaglio tenuto lento (non in tiro) in mezzo ad un gruppo di 6 persone (una prima volta ferme ed una seconda volta in movimento) che parlano tranquillamente, stringono la mano al conduttore ed infine si chiudono a cerchio, non stretto, intorno a conduttore e cane. L’esaminatore giudicherà il comportamento del cane che non dovrà dare alcun segno di aggressività o di paura.
B) SOLLECITAZIONE VISIVA
Il conduttore con il cane a guinzaglio lento esce dal gruppo e si avvia verso un punto identificato da un paletto distante circa 20 m. Durante questo percorso i due dovranno affrontare un passaggio lungo il quale saranno appese ad una altezza di 1,5 m. da terra fasce di plastica lunghe 50 cm.. L’Esaminatore valuterà il comportamento del cane che potrà avere anche una moderata reazione di smarrimento, purché rapidamente superata. Non dovrà in ogni caso manifestare segni evidenti di paura.
C) SOLLECITAZIONE ACUSTICA
Conduttore e cane tenuto al guinzaglio lento eseguono su indicazione dell’Esaminatore un breve percorso; ad una distanza di circa 20 metri verrà effettuato uno sparo con una pistola a salve cal.6 mm.Il Giudice valuterà attentamente il comportamento del cane che dovrà avere una reazione che dimostri sufficiente equilibrio. Il cane potrà avere una moderata reazione, anche di smarrimento, purché rapidamente superata.
Per ognuna delle tre prove sopra specificate il Giudice esprime la propria valutazione (superato – non superato) sulla scheda del T.M.C., sulla quale potrà esprimere note accessorie. Il cane che risulta avere superato tutte e tre le prove caratteriali è ammesso all’esame morfologico.

ESAME MORFOLOGICO

L’esame morfologico consiste in un esame approfondito della morfologia del soggetto (impressione generale, salute, sviluppo, condizioni fisiche ecc.).
Nell’esame morfologico dovranno essere sempre tenute in grande considerazione le caratteristiche morfologiche che caratterizzano il tipo e la seguente premessa:
Il Pastore Maremmano-Abruzzese è un pesante mesomorfo di notevole mole, di aspetto rustico e maestoso, con forte ossatura e dimorfismo sessuale evidente. Il pelo è abbondante di tessitura semivitrea, diritto o appena ondulato.

MISURAZIONI E PESO

Il peso e la misurazione della circonferenza toracica possono essere eseguite su incarico del Giudice dall’Assistente del Giudice o da altra persona all’uopo incaricata, mentre l’altezza al garrese, la lunghezza del tronco, il controllo dei denti e dei testicoli dovranno essere effettuati dal Giudice esaminatore.

GIUDIZIO DA FERMO ED IN MOVIMENTO

Durante questa parte della prova il Giudice compila la scheda di valutazione nella parte di sua competenza. Il cane deve essere presentato senza manipolazioni (per la posizione da fermo e in movimento), Il Giudice valuterà con attenzione quelle caratteristiche morfologiche che nel corso dell’ultimo anno hanno suscitato il maggior interesse da parte del C.P.M.A. in relazione all’evoluzione della razza al fine di rafforzarne o contrastarne, se negative, la diffusione.

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL T.M.C. E
  ATTESTATO DI SUPERAMENTO DEL T.M.C.

Al termine dei due esami i Giudici sottoscrivono la scheda di valutazione ed indicano sulla medesima il superamento o il non superamento del T.M.C. da parte del soggetto esaminato, dandone formale comunicazione al proprietario. La scheda di valutazione del T.M.C. viene redatta in triplice copia. Tutte le copie devono riportare la firma dei Giudici e devono essere siglate a margine dal “Responsabile per il T.M.C.”. Ove non esista alcuna riserva, due copie firmate e controllate da entrambi i Giudici, vengono consegnate al Responsabile per il T.M.C. che provvederà ad inviarle, insieme al Certificato di iscrizione al Libro (Registro) Genealogico del soggetto alla Segreteria del C.P.M.A., mentre una copia viene consegnata al proprietario del cane insieme al Libretto delle qualifiche.

CANI NON IDONEI A SUPERARE LA PROVA

Non possono comunque superare il T.M.C. i cani da pastore Maremmano-Abruzzese:
– Con gravi difetti anatomici e di tipo.
– Non sani, cioè con evidenti segni di malattia grave o debolezza congenita.
– Maschi con difetti di testicoli (criptorchidismo mono o bilaterale, ipotrofia testicolare mono o bilaterale).
– Con displasia leggera ( C ) media ( D ) o grave ( E ) dell’anca o del gomito con gradi superiori ad 1. Con segni inconfutabili di interventi operatori atti a nascondere difetti e/o malformazioni:

RIPRESENTAZIONE AL T.M.C.

I P.M.A. che non superano il T.M.C. per non aver superato l’esame caratteriale o perché momentaneamente defedati, possono essere ripresentati una seconda volta dopo almeno sei mesi dalla prima. Qualora il soggetto non risultasse idoneo anche la seconda volta non potrà essere più ripresentato alla prova. NOTA FINALE 
A) La Prova è superata o no.
B) I proprietari di P.M.A. che hanno superato la Prova sono moralmente impegnati a:
– concedere le monte dei maschi approvati a femmine approvate o che, comunque, presentino elevate qualità morfologiche e di carattere;
far coprire le femmine approvate da maschi parimenti approvati o che, comunque, presentino elevate qualità morfologiche e di carattere.